Mal di denti: quando preoccuparsi

Tutti abbiamo sperimentato, almeno una volta, un forte fastidio ai denti: il dolore può sopraggiungere improvvisamente per svariati motivi, alcune volte facilmente risolvibili e altre volte è necessario un intervento più specifico.

Cosa scatena il mal di denti?

Abbiamo detto che sono molteplici le origini di un mal di denti, quindi vediamole nel dettaglio. Gli ascessi dentali sono infezioni batteriche oppure accumuli di detriti e plasma che attaccano i denti alla radice. Le carie sono infezioni del tessuto duro del dente: esse sono causate dalla placca batterica che vive nel cavo orale e infetta la polpa del dente, che si indebolisce. A volte il dolore si può avvertire quando sputano i denti del giudizio, poiché possono venire fuori storti, spingendo gli altri denti e si rende così necessario un intervento di rimozione per eliminare il dolore. Le donne in gravidanza, a causa degli sbalzi ormonali e della conseguente risposta immunitaria, possono sperimentate gengivite, parodontite o erosione dello smalto. La pulpite, infine, è l’infiammazione della polpa dei denti.

Rivolgiti al tuo dentista

Per prevenire la formazione di infezioni che compromettano i denti, è buona norma lavarli dopo i pasti e utilizzare il filo interdentale o lo scovolino per prevenire la formazione di placca e tartaro, utilizzare collutori per evitare la proliferazione dei batteri nel cavo orale e recarsi dal dentista per controlli periodici due volte l’anno. Esistono rimedi naturali per trattare il mal di denti: spesso si utilizzano le tinture idroalcoliche di propoli e gli oli essenziali ai fiori di garofano per lenire il dolore. Tuttavia questi rimedi non eliminano il mal di denti alla base, sicché è necessario rivolgersi al proprio dentista per capire quale sia la cura farmacologica adeguata: una volta individuata l’origine del disturbo, si può ricorrere ad acido acetilsalicilico, anestetici locali, antibiotici, antinfiammatori non steroidei e collutori.